Cari ragazzi, abbiamo appena cominciato e subito il laboratorio vi propone la visione di uno degli spettacoli più importanti della stagione teatrale nazionale: Fahrenheit 451 di Ray Bradbury per la regia di Luca Ronconi.
Questa sera alle 21, la prima al Teatro Biondo Stabile di Palermo. Tutti i ragazzi del laboratorio avranno accesso gratuito, basterà contattare - per chi nn fosse già stato raggiunto da comunicazione telefonica - Giuseppe Pernice al 3338375835 o lasciare un commento a questo post.
Il romanzo di Bradbury immagina un futuro agghiacciante, nel quale nn c'è posto - in senso letterale - per i libri. Sentite cosa afferma Ronconi a proposito dell'opera: «Una metafora, una sollecitazione, o ancora un monito alla “necessità della memoria”..
Vi ricorda qualcosa?
20 commenti:
La memoria come mezzo per restituire "vita" al passato, tutto ciò che è passato fa parte di noi della nostra storia, della cultura.
Siamo felici di essere stati invitati a far parte di questa avventura nella quale ci siamo imbarcati con la grinta che ci contraddistingue! Fahrenheit 451 ci ha colpito tanto, la scenografia essenziale, attenta particolari, suggestiva e molto originale, in particolare i "muletti" che davanti gli occhi incuriositi degli spettatori cambiavano scena. E' proprio bello vedere all'opera dei veri professionisti...ti affascinano con il loro recitare perchè trasmettono naturalezza ed emozionano. Alla fine ci ha molto colpito il fatto di vedere gli attori in mezzo a noi! ma questa cosa non era per noi nuova, anzi forse ce l'hanno proprio copiata! scherziamo ovviamente ma chi ha visto il battello ebbro 1 forse ricorderà che alcuni attori sono stati estratti dal pubblico e si sono alzati in mezzo alla gente un pò come è successo ieri sera. un'altra osservazione riguarda invece qualcosa che ci aveva spiegato il maestro giuseppe due anni fà... il tempo passa ma le nozioni restano abbiamo colto nello spettacolo l'esistenza, per gli attori, della quarta parete!.. speriamo che quest'avventura si ripeta prossimamente e che non rimanga per noi solo un lontano ricordo da raccontare ai nostri nipoti in un futuro lontano!!
Giuseppe stava per dimostrarci ancora una volta la sua straordinaria capacità di amare la vita, il prossimo e ogni piccola cosa e ci ha ...lasciato. ci chiediamo perchè può succedere qualcosa di così orribile.. aveva solo 27 anni e tanta voglia di dare.Grazie per essere stato sempre presente..e resterai sempre nei nostri cuori.SEI UN ANGELO
Giuseppe ho avuto il piacere di parlare con te prima di iniziare fahrenhait 451, ho visto la felicità nei tuoi occhi, mi hai parlato dei bambiini che avresti portato per il prossimo spettacolo ad aprile, al tearto biondo, sono rimasta esterefatta a costatare il tuo entusiasmo per il lavoro che stavi per cominciare. ti ringrazio per tutto quello in cui credevi per la luce che emanavi dal tuo volto e dai tuoi occhi!! spero che le tue idee continuino a vivere nel cuore en ella mente di tanti giovani che tu hai incontrato!e tu guidali dal paradiso! sei un angelo. grazie giuseppe
ancora non riesco a crederci...l'altra sera a teatro hai detto "ci vediamo lunedì e spendiamo un quarto d'ora per commntare fahrenhait 451"...poi ci avresti fatto fare altro perchè ogni minuto era prezioso per te. mi piaceva ascoltarti parlare perchè dalle tue parole e dai tuoi occhi brillava la tua voglia di vivere e la passione che mettevi nel fare le cose, nel seguire i tuoi ragazzi del tuo battello ebbro...che rimarranno sempre tuoi, rimarremo sempre tuoi...tu sarai sempre il nostro unico, grande, buono maestro che sapeva guidarci senza esitazioni, anche quando le situazioni erano difficili.
rimarrai sempre nei nostri cuori. riposa in pace giuseppe e guidaci dal paradiso. ti vogliamo bene, forse più di quanto pensassimo...sei stato sempre buono con noi. riposa in pace lì nel paradiso dove sei
un abbraccio a francesca, la vera luce degli occhi di giuseppe.
cerca di essere forte. il tuo adorato marito, dal paradiso, ti darà la forza per andare avanti
E' quasi paradossale esprimersi attraverso un mezzo tecnologico, freddo e che distanzia, perchè "la sofferenza è permanente, oscura e cupa e ha la natura dell'Infinità" e forse tra i byte, nei meandri della rete, si replica fino a scomparire, estendendosi.
Io ho perso qualcuno che ho ritrovato - dopo tempo - solo da pochissimo, che mi aveva spinto, con il suo entusiasmo e la sua progettualità, anche attraverso stima personale ed incoraggiamenti, a ritornare a Marineo.
Ricordo Giuseppe sempre curioso, sempre attento che nessuno potesse essere in disappunto a causa sua, leggero, come le sue mani che ora metteva ai fianchi, ora con le dita disegnava pensieri.
Lo ricordo, quando adolescenti, nel mitico e sfortunato gruppo "Le civette" leggevamo e riflettevamo su poesia e teatro, letteratura e satira locale: sempre con gli occhi da cerbiatto gentile e attento. Attento come solo chi è in grado di donarsi può esserlo. Solo come chi con grazia, la grazia delle sue parole, la sua prosa, la sua acuta, attenta e delicata scrittura, può dare senso alla realtà.
Giuseppe progettava e pianificava con inesauribile generosità, con spirito critico, con senso di responsabilità così raro nella nostra generazione e in altre che ci precedono.
Le sue e-mail sono piene di sollecitazioni, le sue parole piene di pacificazione, di attenzione per tutti, di cura. Giuseppe ha cura solo come chi sa quanto le parole possono essere conforto.
Non ho in mente una santificazione di Giuseppe, ma la sua umanizzazione. E persino queste parole sono superflue.
Però insieme alla sofferenza, forse contribuiranno ad estendere anche il valore della sua figura e cercheranno, se messe in atto, se non sprecate, se non di annullare di trovare almeno un farmaco per la sofferenza. Che è e rimane ineluttabile. Però bisogna essere concreti, e Giuseppe è concreto. E' un poeta.
E forse, poeticamente e in maniera molto aggraziata, elegante e composto, anche lui, così come voglio ricordarlo, con le dita leggere e il corpicino asciutto, e la risata profonda e profondamente adolescente, suggerirebbe che bisogna incontrarsi e discutere. Iniziare a fare.
Ci incontreremo senza di te, nello stesso giorno che tu hai fissato. Non potremo non ricordarti. Non potremo non avvertire quanto sei presente, con quanto hai scritto e quanto ancora circola sul web. A noi non resta che immaginarti con tante cose da fare, tante idee nella mente e che da un momento all'altro possa risolvere tutto. Ti immagino così. Forse mi continuerai a sgridare perchè ho scordato l'appuntamento. Grazie per quanto ci hai donato.
Cirus
scusate se sono prolisso, ma al nostro Giuseppe sarebbe piaciuto questo:
"Ma mentre vi sono state ore in cui mi sono rallegrato all'idea che le mie sofferenze dovessero essere infinite, non avrei potuto sopportare che esse fossero prive di significato. Ora trovo nascosto in fondo alla mia natura qualche cosa che mi dice che nel mondo intero niente è privo di significato, e tanto meno la sofferenza. Quel qualche cosa nascosto in fondo alla mia natura, come un tesoro in un campo, è l'umiltà. È l'ultima cosa che mi sia rimasta, e la migliore di tutte; la scoperta finale a cui sono giunto; il punto di partenza per una evoluzione nuova. Mi è giunta dal fondo di me stesso, perciò so che è giunta al momento giusto. Non avrebbe potuto giungere prima, né più tardi. Se qualcuno me ne avesse parlato, l'avrei respinta; se mi fosse stata offerta, l'avrei rifiutata. Ma poiché l'ho trovata voglio tenerla, non posso fare altrimenti. È l'unica cosa che abbia in sé gli elementi della vita, di una nuova vita, di una Vita Nuova per me. Di tutte le cose è la più misteriosa. Non possiamo darla via, e gli altri non possono darla a noi. Non possiamo acquistarla, fuorché cedendo in cambio tutto ciò che abbiamo. Soltanto quando abbiamo perduto tutto, ci accorgiamo dì possederla" De profundiis - Oscar Wilde
questa sera alle 20:00 sarà celebrata una messa a casa di giuseppe, del nostro caro giuseppe.
non avrei mai voluto utilizzare un blog, specie quello ideato e realizzato con tanto amore dal nostro maestro, per dare una comunicazione del genere...ma l'ho fatto per consentire ai miei
compagni del battello ebbro,che non ho modo di rintracciare diversamente, di venire a farne parte, se lo vogliono...siamo il gruppo di giuseppe noi e di questo io vado fiera!
Capitano!
ecco come per gioco ho iniziato a chiamarti pure io. sei riuscito a mescolarmi tra il tuo equipaggio, l'entusiasmo che mi hai trasmesso mi ha preso come non avrei mai immaginato. trafitto allo stomaco da questa triste realtà penso a te e tanto di quello che lasci. lo sconforto prende il sopravvento, la rabbia, il pianto. In un angolo del mio cuore una vocina mi consola, un sentimento positivo mi abbozza un sorriso sulle guance bagnate, si capitano, io oggi,domani e sempre potrò ricordare di avere conosciuto te, la persona che sei stata quello che hai trasmesso a quanti ti hanno conosciuto e che giuro col tutto il cuore desidero tante persone riescano a non dimenticare, la tua pacatezza la tua saggezza la positività. In questo momento stai reclutando in paradiso il tuo nuovo equipaggio e la tua nuova compagnia spero con tutto il cuore che ti siano di aiuto e da guida per il tuo cammino eterno.
Io intanto quando alzerò gli occhi al cielo ti immaginerò col tuo battello a gonfie vele al massimo della velocità e felice di aver navigato con un capitano meraviglioso come te.
Addio Giusè
Vincenzo Ciaccio
"I luoghi che amo sono molteplici,
non tutti hanno un volto;
quelli che ce l'hanno non mi faranno
mai chiedere "che ci faccio qu�?"
�dal blog del battello ebbro�
Giuseppe
19 febbraio 2008 12.24
Grazie Giuseppe
Grazie Giuseppe
Tra tanta gente che conosco nn mi e' capitato incontrare una persona come te mi rimane tanta curiosita'.CHE GRANDUOMO ERI!!!CIAO GIUSEPPE.
Due mesi fa Giusè ti ricordi al biondo? eravamo tutti felici di essere a teatro. che entusiasmo!
attimi che in quei momenti ti sembrano niente, ma che poi si riempiono di significati nuovi e profondi. ricorderò sempre ogni cosa che ci hai insegnato, tutte quelle sere passate a provare e a scherzare sul copione, tu a cercare di cogliere sempre il meglio di noi. e il battello và, veleggia, naviga, e tu capità sei con noi più che mai. grazie sei stato un grande maestro.
ciao Giuseppe questo rimarrà il nostro angolino.... l'angolo con cui l'allievo parla al maestro, la cuginetta all'amato cugino...
abbiamo parlato di copioni e laboratori teatrali l'ultima volta... ricordi... il nostro ultimo discorso... rimasto in sospeso... avresti dovuto correggermi il piccolo principe e hai fatto di più, me lo hai ispirato.
Adesso un'altra proposta: laboratorio teatrale in una comunità minori, qua sarà più difficile!! Ma ritorno a sentirti al mio fianco se parlo la tua lingua: il teatro, attraverso questo ti afferro... Giusè, continuo a chiamarti, come se tu dovessi rispondere! Giusè, Giusè!! ma come stai? Dove sei?? cuginetto, amico, maestro, capitano, fratello...
e sfogliare i tuoi libri quando sono sola a casa tua e immaginare di discutere con te ancora una volta di freeda kalo e pollock...
Avevo troppe cose da imparare, non mi hai aspettato, l'allieva è diventata tale troppo tardi. E adesso? Come si fa? Troppo facile tu in Paradiso e noi qua a combattere contro la burocrazia, l'ipocrisia.. che bel sorriso che hai... lo so, non siamo soli, sei qui, ma a volte è così difficile continuare a sentirti e capire quali consigli mi dai...
Si, questo linguaggio useremo per capirci ancora una volta e discutere... l'arte, il teatro...
mi batte il cuore quando ci penso, mi batte forte, il teatro e tu... io continuo, non lasciarmi da sola...mai
ti voglio bene e non lo capivo prima, non ti capivo, scusa...
Ciascuno di noi prova a trovare il modo di comunicare con lui..
Lui è qui, con noi.. vicino.. e nn smette di "suggerire", di "parlare", di discutere con noi..
Ma è vero, hai ragione nel dire che qui, tra le cose che lui amava e dove il suo spirito si esprimeva a pieno, riusciamo a sentirne più chiara e vicina la voce..
Ma alcune strade le sento oramai precluse..
Percorrerò le altre... i fogli di carta attendono.. sia quelli da leggere che quelli da scrivere..
Ci proverò.. e forse così anche il Tempo scorrerà leggero, come le nuvole, e sarà benvenuto ogni momento, ogni istante.. e imparerò a giocarci, a farli apparire ed evaporare nell'aria azzurra..
E ancora lui ci insegna qualcosa.. qualcosa di nuovo.. che a parole non avrebbe potuto neanche dirci, ma con lui sua pres-senza si..
Nemmeno questo riesce a sembrarmi più l'angolino dei nostri discorsi...
e non lo trovo un angolino... i ricordi sbiadiscono, si affievoliscono a poco a poco... non rimarrà nulla? come recuperarti? come conoscerti? ci è stato tolto il tempo, o forse è semplicemente finito, come una clessidra...
e non so che scriverti, e non so che dirti, e non so cosa provo... confusione... ho una certezza in meno... ecco, ho trovato, eri una certezza nell'oceano mare della mia confusione... se esiste un peggio, io nn oso immaginarlo
sono cambiata, TU mi hai cambiato. E non riesco a rapportarmi con questa nuova Francesca che ha "bisogno di presone che mi facciano riflettere...anche se spesso non sono d'accordo con te, tu sei una di quelle"
Mi lasci delle parole: fanno male? bene? non so dire.
Foto, ricordi, parole, suoni, voci...
ed io non ho ancora trovato la mia strada, e ho paura di avere troppo tempo ancora per cercare, forse è per questo che tu hai trovato subito i tuoi luoghi, ne avevi meno?
"che buona sta carni!! BBonu fici ca avia scappatu a crapa!" rimarrà memorabile quel giorno in cui ognuno di noi ha detto cose allucinanti sconnesse senza senso...
Settembre, non so di quale anno, sono le 4 del mattino. Mia madre, che dolcezza, ci sveglia con un sussurro :"dai che andiammo a vendemmiare" ci mettiamo sul camion blu di mio padre e mentre andiamo a Guadalami, arrivati al lago, che splendore! che stupore! l'alba...
"Cos'è mamma?" "e' il sole che spunta"
il miracolo di un nuovo giorno, nn l'avevo mai visto...
in campagna, tra i filari, il bambimo biondo che ho sempre amato e il bambino dagli occhi d'incanto giocano. Il nonno deve essere andato via da poco perchè tua madre è vestita di nero.
Bimbi che giocano con la natura...
rari ricordi, preziosi, sbiaditi...
i conigli appena nati, i tacchini, la rocca e i fiori di mattina, il nonno, le sue caramelle alla menta, le noci all'ultimo piano, l'orologio che si illuminava, noi sotto le lenzuola che giocavamo ad accenderlo, tranne io, per me orologio più bello di tutti ma senza lucetta!! la vetrinetta da cui la nonna prendeva i regalini per noi...
"Giusè ora che ti sei fatto fidanzato, ti devo dire una cosa"
"che cosa?"
"Sei stato il mio primo amore, da piccola venivo a casa tua per te e se nn c'eri me ne andavo..."
"zia, c'è Giuseppe? no?va bè c'è massimo? si? salutamelo!!"
e massimo la domenica mattina che usciva dalla doccia in accappatoio, un pulcino... scuvatu...
la luna piena, storie di fantasmi e cani che sorvegliano il tesoro, gli anfratti della rocca e i giochi di luce del sole...
la prima volta che vedevo un barbagianni, il gelso, Francesca... Francesca?? che belloooo!! che gioia, Francesca, si mi piace per lui... papà pure a te vero?
Si, siddu la zia nun voli, ci lu dissi, lu matrimoniu ci lu spiegu io comu fici cu lu ziu giacomino...
"me soru si voli fari monaca"
"chi focu granni... ih appena lu sapi to patri..."
mi manchi e ci sono cose per cui riderei solo con te, per cui mi arrabbierei e lo direi solo a te...
ma, detto tra noi, dove sei? dove sei? se tornassi indietro di un anno e rivivessi col senno di poi tutto, ti guarderei e, nonostante tutto continuerei a dire: apri quegli occhi, aprili, dai che puoi farlo... dai...
Solo tu potevi capire certe cose... tu solo, e nessun'altro mai più le capirà...
Ci vediamo? tu mi vedi?
Ti voglio bene...
ti voglio bene...
L'ho letto "Fahrenheith 451".. si, dopo un anno alla fine l'ho letto... Sai, non mi sembra poi così lontana da quella descritta nel libro, la società che ci circonda..
Chissà com'è stato lo spettacolo a teatro, ricordo che tornasti entusiasto.. dei ragazzi sopratutto, sopra ogni cosa, come sempre...
Adesso.. bè adesso è tutto diverso.. ed io sto qui ancora a chiedermi "Che ci faccio qui?"... non ti ho mai chiesto perchè lo avessi scritto come firma su msn.. perchè non te l'ho chiesto? Boh..
Così come altre cose..
Ma rileggo i tuoi post, e sento la tua voce.. ancora.. che non è solo ricordo..
Ok, basta..
Chica è tornata a casa, più buona e dolce che mai, e a mio avviso indiscutibilmente incinta.. chissà quanti cucciolini farà..
Io faccio la spola tra Marineo e Isola, e ancora non sono riuscita a farmi una passeggiata in spiaggia, uff!.. rinvio a dopo Pasqua.. rinvio, come sempre e come tutto...
Buona Pasqua, amore mio, ovunque tu sia e con le parole di S. Giovanni so bene che "Un giorno ci rivedremo, e nessuno potrà toglierci quella gioia.. e non sarà necessario chiedere nulla.."
.. vedi, c'è una cosa che io proprio non riesco a capire.. come sia possibile tutto questo amore.. sentirlo in me.. in te... eppure non riesco a vederti.. non ci riesco.. non riesco a capire dove tu sia e in che modo.. eppure ti sento... e ti amo.. e odio le mie lacrime e la mia incapacità di stare ancora a casa.. senza aspettarti.. Non dovrebbe, il dolore, già avermi spaccata in due, in tre... quanto se ne può tollerare prima di spezzarsi per sempre? devo impararlo fino in fondo?
Bè, è la notte del Venerdì Santo.. che risposta posso aspettarmi?
ce la farò mai senza piangere? anche davanti agli altri... credi abbia importanza? a te non le ho mai nascoste le mie lacrime, forse le mie paure... sento spaccarsi il cuore di Francesca quando leggo quello che scrive, sento quello di mia sorella e posso sentire quello di Massimo, anche se con lui parlare è difficile, e mi chiedo di Marina, Katya, degli altri tuoi cugini... non vorresti vederci così... ma ci sei stato al mio posto: te lo ricordi? e non ridevi!! una cicatrice sul piede me lo ricorda ancora e non posso non guardarla senza le lacrime, non in questi giorni che mi manca l'aria, che il tuo telefono avrebbe squillato più che negli altri giorni e avresti dovuto sopportarmi come sempre! eppure, se chiudo gli occhi ti vedo, ti sento..
di questo ho paura, che si affievolisca tutto, di non poterti "afferrare", ora che non posso più stringerti...
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