Il Capitano si guardò intorno. La ciurma, dopo l'ultimo viaggio tra i pericoli dell'Imbuto, sembrava più allegra e affiatata. Chi dava una pacca sulla spalla al compagno col quale aveva appena perso una partita di "pesca la balena"; chi portava un boccale di birra ghiacciato al timoniere; un altro, laggiù, si divertiva con un secchio a bagnare un paio di marinai addormentati..
Sinergia, aveva detto Zarlus. Bel termine. Il Capitano trovava straordinario il significato di quella parola: azione simultanea e coordinata finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune.
Si, si poteva a pieno titolo applicare a quella ciurma scomposta e festaiola. Nonchè agli strani passeggeri che vagavano tra il ponte e la cambusa, più ebbri degli ebbri marinai del Battello.
Il Capitano socchiuse un attimo gli occhi, tra le lunghe ciglia restava appena uno spiraglio da cui osservò il mare in lontananza. Il prossimo viaggio.. pregustò sulle labbra il sapore salmastro dell'avventura. Il Marchese gli aveva spiegato per sommi capi la storia di Capitan Solarius e degli Otto Ostacoli Perigliosi, ma sapeva già in cuor suo che quella era solo una parte della Verità.
La storia era ben più profonda, coinvolgente, fantastica, pericolosa di quanto il caro Marchese avesse lasciato presagire.
Ma ciò non guastava. Anzi.
L'inizio era proprio lì, tra quelle assi di legno zuppo di mare e di vento. Il vecchio, navigato Battello e la sua Ciurma dovevano mostrare d'esser saldi e decisi, e in fondo già lo avevano dimostrato.
Il Secondo Ostacolo consisteva nella lettura della Mappa del Capitano, sembrava una normale mappa del tesoro, in realtà ogni qual volta ci ritrovava a decifrare e raggiungere il Punto X questo mutava luogo e tempo.. Un bel rompicapo.
Il Terzo Ostacolo consisteva nella lingua. Sì, perchè avrebbero dovuto imparare l'idioma di Capitan Solarius, una strana lingua gutturale. Dicevano derivasse dall'Arabo ma qua e là si sentivano inflessioni normanne, spagnole, francesi.. Era la lingua parlata nell'Isola dalle Tre Teste, il primo luogo che erano riusciti a decifrare nella complicata Mappa e che avrebbero raggiunto entro l'Inverno.
La particolarità degli Ostacoli consisteva nel fatto che ciacuno era indipendente, una storia a se; e al tempo stesso l'uno era vincolato all'altro..
"Che roba complicata" mormorò fra se e se avvicinandosi al Timoniere che aveva già dato fondo al suo boccale di birra.
"Timoniere, il vento sta cambiando."
Il timoniere alzò lo sguardo e il suo naso adunco fiutò l'aria.
"Vento di Mezzogiorno, signore."
"Bene, sfruttiamolo finchè possiamo."
"Certissimamente certo, signore. Lo sfrutteremo sfruttattamente subito, signore".
Il Capitano lo guardò un attimo, poi sorrise."Benissimamente bene, Timoniere!"